Il 2 febbraio nella tradizione cristiana è la festa della Luce, perchè in questo giorno si benedicono le candele, appunto la Luce, che è il simbolo per indicare Gesù bambino, il quale "illumina" e indica la strada giusta; la Candelora appunto è anche il giorno della Purificazione di Maria.
Secondo invece la tradizione contadina, la Candelora, per la sua collocazione a livello stagionale è considerata una giornata indicativa a livello metereologico, un detto romanesco dice:
Quanno viè la Candelora
da l'inverno sémo fóra,
ma se piove o tira vènto,
ne l'inverno semo drénto.
Qui da me invece, in Romagna il detto dice tutto il contrario (????!!!):
Per la candlora, o ch'u piov o ch'u neva da l'inveren a sem fora;
ma s'un piov, quaranta dé dl'inveren avem ancora.
cioè
Per la Candelora, se piove o nevica, dall'inverno siamo fuori;
ma se non piove, abbiamo ancora quaranta giorni di inverno
Oggi qui c'è una gran nebbia.Questo è il paesaggio che ho trovato aprendo la finestra stamattina.
La nebbia mi piace da morire, cancella i ricordi brutti, nasconde con il suo velo, la parte di quel mondo che non si vuole vedere, almeno temporaneamente, che ci soffoca. La nebbia sta dalla nostra parte, ci protegge col suo mantello, col suo bozzolo freddo. Ogni tanto però qualche lembo di azzurro, qualche sprazzo di sereno; e poi da capo il grigiore freddo e uggioso.
Quindi...chissà che tempo farà.
E ci facciamo tante tante coccole.
Ritagliando cuori di carta....
....e scambiandoci abbracci e sguardi... d'amore.
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