La primavera è sempre un po’
pazzerella: a volte ci sono splendide giornate da trascorrere all’aria aperta e
altre volte ci si deve chiudere in casa perché la pioggia e il vento non
permettono ai nostri bimbi di andare al parco.
Noi abbiamo fatto un lavoretto in
questi giorni di pioggia, per ricordarci della primavera e per circondarci di
colore e di allegria. Abbiamo realizzato dei fiori da appendere nella cameretta,
utilizzando tante tecniche diverse. E’ la prima volta che metto al lavoro tutte le tre bimbe insieme e ho
pensato di fornire loro una scatola con tanto materiale diverso: stoffe,
cartoncini, colori a spirito, qualche tempera, pastelli a cera, tamponi per
timbri… Poi avevo preparato delle patate tagliate (avevo piacere che le
utilizzassero come timbri insieme al tampone, anche se in realtà non ho
volutamente fornito loro spiegazioni sul loro utilizzo), delle cannucce, degli
scovolini e dei fogli colorati.
Insomma –in perfetto stile
montessoriano- avevo messo a disposizione tanto materiale e dato la più ampia
libertà: unica regola, appunto, realizzare dei fiori, che ovviamente potevano
essere rappresentati come più desideravano. E’ ovvio che da Virginia di 20 mesi
non mi potevo aspettare grandi cose, ma l’idea era proprio vedere come le
bambine lavorassero insieme, approcciandosi ai diversi materiali.
In realtà, ne sono derivati dei
lavori molto belli e sono contenta, un po’ di pasticci, ma tanti sorrisi. Mi
interessava capire la scelte cromatiche delle bambine facevano lasciando loro
piena libertà. Mi sto innamorando della cromoterapia e dello studio del colore
e mi sono resa conto che Ginevra predilige i colori come il verde e il blu,
tinte che rivelano perseveranza, calma e
bisogno di rispettare i ritmi… Virginia invece colori scuri come per cercare il
contrasto con il foglio bianco. Anastasia invece ormai seienne è stata molto
vicino alla realtà nella scelta dei colori.
Si sono divertite moltissimo,
anche se essendo una scatola unica in cui dovevano condividere materiale e
attrezzi, non sono mancati i bisticci che ho cercato di far risolvere da sole
per quanto possibile.
Hanno individuato l’uso della
patata come timbro (anche se non è mancato qualche assaggio iniziale della più
piccola), per realizzare la sagoma dei petali dei fiori.
Secondo Rudolf Steiner uno dei
campi in cui meno bisognerebbe influenzare il bambino è proprio l’arte: NON SI
Può INSEGNARE A UN BAMBINO COME GIOCARE. E cosi nemmeno a disegnare. Lasciate
che i vostri bambini disegnino il mare giallo, il sole blu e le carote sugli
alberi!!!
Una volta lessi un’intervista di
Nicoletta Costa, la grande scrittrice per bambini, che consigliava di fornire
ai piccoli materiali di qualità: colori
belli, matite ben appuntite, grandi fogli su cui esprimersi. Migliore sarà il
materiale, maggiore la nostra cura nel sceglierlo e più bello sarà il disegno
che il bambino farà per noi. Così come
io mi sento frustrata quando non sono libera di esprimere la mia creatività,
anche i bambini lo saranno se voi impedirete loro di seguire il loro istinto
creativo. Il loro animo interiore li
guiderà e non sarà per forza necessario che voi capiate cosa hanno disegnato.
Lasciate sperimentare il colore, lasciate pasticciare, lasciate volare la creatività.
Unico suggerimento: circondiamoli di libri, di bello, di arte, di ricchezza d’immagini.
I bambini vanno lasciati liberi.
La libertà di educare, come scrive la Montessori. Non pensiamo che si sporcano,
non pensiamo che poi dobbiamo lavare, non pensiamo che poi dobbiamo dire loro
di mettere a posto. Viviamo questo momento con loro, arricchiamoci dei loro
gridolini, delle loro manine pasticciate,
degli scarabocchi artistici, delle maglie macchiate. Sono momenti che non
torneranno più. Ginevra (la 3enne) è l’artista di casa, ogni muro è il suo,
all’inizio ci arrabbiavamo e le spiegavamo, poi abbiamo deciso di arricchirci
dipingendo laddove lei aveva scarabocchiato un albero bellissimo coloratissimo
e fantastico con le tempere, dove ogni volta che voleva poteva esprimersi
aggiungendo qualcosa. Bisogna imparare dai bambini, troppe volte si fa lo
sbaglio di pensare che siamo noi che abbiamo qualcosa da insegnare loro. Molto
spesso sono loro che insegnano a noi.
Ovviamente dopo tanto divertimento bisogna anche pulire
tutto, dal tavolo alle manine e ai vestiti delle mie piccole!
E se si parla di pulizia chiedo aiuto a Chanteclair Bebè!!
Per detergere le magliette, basta fare qualche spruzzata di Chanteclair Bebè Scioglimacchia sulle macchie più ostinate, strofinare un po’
il tessuto e mettere il bucato in lavatrice lavandolo con il Detersivo Delicato Bebè al profumo di Camomilla, particolarmente
indicato per la pulizia dei capi dei bambini in quanto la sua formula, ricca di
enzimi, agisce a fondo sui residui delle pappe e sullo sporco di natura
tipicamente infantile.
Per detergere e igienizzare a fondo le
superfici che stanno a contatto con le bambine, utilizzo invece lo spray Superfici Sicure che elimina il 99,9 %
di germi e batteri che non richiede risciacquo.
..e ora che è tutto a posto, siamo
pronte per un’altra giornata di divertimento e colori!